I Musei

ANTIQUARIUM COMUNALE AGATIRNIDE

L’antiquarium comunale “Agatirnide” è un museo archeologico, istituito il 20 dicembre del 2002, grazie ad un’intesa tra il Comune e la Sovrintendenza ai Beni Culturali di Messina siglata nel 1997. Il museo fu concepito per esporre i reperti rinvenuti negli scavi condotti tra gli anni ’70-’80 da un gruppo di ragazzi che si mise sulle tracce dell’antica città di Agatirno, fondata, secondo la leggenda, dal figlio del dio Eolo, il principe Agatirso, nell’area compresa tra i Comuni di Capo d’Orlando e Naso. L’area museale ospita una moltitudine di reperti collocabili tra l’età del bronzo e il primo secolo d.C. provenienti, oltre che dalle terme di Bagnoli e da aree funerarie del IV-III secolo a.C. rinvenute alle pendici del Monte della Madonna, da numerosissimi ritrovamenti avvenuti in tutto il territorio comunale.

PINACOTECA COMUNALE “TONO ZANCANARO”

La pinacoteca comunale, intitolata all’artista Tono Zancanaro, è stata allestita nel 1955 a seguito della prima Rassegna “Vita e Paesaggio di Capo d’Orlando”, iniziativa che ha permesso al Comune di acquisire una collezione d’arte moderna e contemporanea con nomi di tutto rispetto. Alle edizioni della mostra hanno partecipato importanti artisti a livello nazionale ed internazionale come Giuseppe Migneco, Emilio Isgrò, Horacio Agola e Josè Hortega. Il Comune di Capo d’Orlando possiede ad oggi 382 opere distribuite oltre che nei locali della Pinacoteca, anche in molti uffici comunali.

Nello stabile della pinacoteca si trova oggi, oltre la collezione ufficiale permanente, lo spazio “LOC” (Laboratorio Orlando Contemporaneo) che ospita mostre e residenze d’artisti del panorama contemporaneo. Al piano primo ha sede anche la biblioteca comunale “Ernesto Mancari” nata negli anni ’70, che, grazie a contributi regionali e comunali e all’aiuto di donazioni private, ha raggiunto attualmente oltre 17.000 volumi.

CASTELLO BASTIONE - MUSEO DI ETNOSTORIA DELLA CANNA DA ZUCCHERO E DEL LIMONE

Il Castello Bastione, situato su un altopiano sovrastante la contrada Malvicino di Capo d'Orlando, venne edificato presumibilmente intorno al XVII secolo. Il Bastione è un poderoso castello merlato a pianta quadrata, con due torri laterali, articolato su tre elevazioni con ingresso principale posto al secondo piano al quale si accede attraverso una scala in pietra. Sorto in sostituzione di una precedente struttura difensiva del XV secolo, la Torre del Trappeto, inizialmente assolveva alla funzione di controllo e avvistamento per poi divenire, all’inizio del novecento, residenza nobiliare. Lo scopo, della torre prima e del castello dopo, era quello della difesa delle vaste piantagioni di “cannamela”, coltivata nella sottostante pianura, e del trappeto per la trasformazione della cannamela in zucchero. Di proprietà comunale, oggi al suo interno è possibile prendere parte a mostre espositive e altre iniziative culturali. Dalla sommità del Castello Bastione si può ammirare un bellissimo panorama della piana orlandina e delle Isole Eolie. Al pian terreno del Castello è stato allestito dall'Archeoclub d'Italia APS (sede di Capo d'Orlando), con il patrocinio dell'assessorato al turismo del Comune Paladino, il Museo di Etnostoria della canna da zucchero e del limone. All’interno sono esposti documenti, reperti e immagini che rappresentano la storia e le tradizioni del territorio di Capo d’Orlando relativamente alle colture mediterranee della Canna da zucchero e del Limone e alla loro “trasformazione” e “lavorazione” in antichi “trappeti”, che hanno caratterizzato l’economia agricolo-industriale dell’isola per secoli.

VILLA PICCOLO

Villa Piccolo è una villa signorile settecentesca, ristrutturata ed ampliata alla fine dell’ottocento. Ubicata sulle colline di Capo d’Orlando, in contrada Vina, domina sulla piana di Capo d ‘Orlando e le Isole Eolie. È stata la residenza estiva dei Baroni Piccolo di Calanovella Casimiro, Lucio e Agata Giovanna, suoi illustri abitanti fino alla fine degli anni sessanta. Visitare la villa significa entrare in una realtà parallela, dove a dominare sono le figure del poeta Lucio, del fotografo e acquarellista Casimiro e della botanica Agata Giovanna, figli della principessa Teresa Tasca Filangeri e del barone Giuseppe Piccolo. A risiedere in villa, veniva spesso anche il cugino Giuseppe Tomasi di Lampedusa che, tra queste stanze, scrisse buona parte del suo capolavoro letterario, Il Gattopardo. Il Museo di Villa Piccolo, gestito dalla Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella, è stato inaugurato nel 1978. Al suo interno sono custoditi parte dei beni che appartennero alla Famiglia: oggetti d’arte, dipinti, ceramiche, armi antiche, stampe, documenti e le lettere autografe del cugino Giuseppe Tomasi di Lampedusa; la collezione degli “acquerelli magici” di Casimiro Piccolo, i dipinti giovanili, i ritratti e le fotografie; sono inoltre archiviati poco meno di 2400 libri. Cuore di Villa Piccolo, insieme alla casa-museo, è lo splendido parco in cui è immersa. Un giardino lussureggiante, realizzato grazie alla mano sapiente di Agata Giovanna, appassionata di botanica, che arricchì i giardini della villa con specie rare di piante provenienti da ogni parte del mondo.

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